DEDUZIONI PER CARICHI DI FAMIGLIA, NO TAX AREA E
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
1. DETERMINAZIONE DELLE DEDUZIONI PER FAMILIARI A CARICO
La sostituzione
delle detrazioni con le nuove deduzioni
modifica in maniera sostanziale le regole di
determinazione del reddito imponibile e dell'imposta
dovuta dal contribuente; se, infatti, le detrazioni
per oneri di famiglia, disciplinate dal previdente
art.13 del D.p.r. 917/86, producono l'effetto di
ridurre direttamente l'imposta lorda dovuta dal
contribuente, le nuove deduzioni producono l'effetto
di ridurre il reddito complessivo.
Dal reddito complessivo si deducono per oneri
familiari i seguenti
importi:
a) 3.200 euro per il
coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
b) 2.900 euro per ciascun figlio, compresi i figli
naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli
affidati o affiliati, nonché per ogni altra persona
indicata nell'art. 433 del codice civile che conviva
con il contribuente o percepisca assegni alimentari
non risultanti da provvedimenti dell'Autorità
giudiziaria da ripartire tra coloro che hanno
diritto alla deduzione.
La deduzione di cui
alla lettera precedente è aumentata a:
1) 3.450 euro, per
ciascun figlio di età inferiore a tre anni ;
2) 3.200 euro, per il primo figlio se l'altro
genitore manca o non ha riconosciuto i figli
naturali e il contribuente non è coniugato o se
coniugato, si è successivamente legalmente ed
effettivamente separato,ovvero se vi sono figli
adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente
e questi non è coniugato o, se coniugato, si è
successivamente
legalmente ed effettivamente separato;
3) 3.700 euro,per ogni figlio portatore di handicap
ai sensi dell'art.3 della L. 5 febbraio 1992, n.
104.
La determinazione
della deduzione spettante per i familiari a carico
si ottiene con un meccanismo di calcolo analogo a
quello previsto per la determinazione della no-tax
area.
Il
procedimento della deduzione spettante per familiare
a carico può essere schematicamente riassunto dalla
seguente formula:
Determinazione della deduzione spettante per i
familiari a carico:
78.000 + deduzioni teoriche per oneri familiari +
oneri deducibili e
deduzione per l'abitazione principale - reddito
complessivo
----------------------------------------------------------------------
78.000
Il risultato di tale
rapporto potrà essere:
1) maggiore o uguale
a 1: in tal caso la deduzione compete per intero;
2) pari a zero o
minore: in tal caso la deduzione non compete;
3) compreso tra zero
e uno : in tal caso per il calcolo della deduzione
devono essere computate le prime quattro cifre
decimali del rapporto stesso.
2. DETERMINAZIONE DELLA NO TAX
AREA (PER ASSICURARE LA PROGRESSIVITA' DELL'
IMPOSTA)
Come si
è visto si tratta di un meccanismo di calcolo simile
a quello previsto per la determinazione dell'importo
di deduzione per assicurare la progressività
dell'imposta effettivamente spettante (cosiddetta
no-tax area).
Il rapporto previsto per il calcolo della deduzione
per assicurare la progressività dell'imposta (no tax
area) è il seguente:
Determinazione della No Tax Area
26.000 + oneri deducibili e deduzione per
l'abitazione principale +
deduzioni teoriche ex art. 11 del Tuir - reddito
complessivo
-----------------------------------------------------------------------
26.000
Per la
determinazione della base imponibile il contribuente
deve procedere separatamente al calcolo della no -
tax area e al calcolo della deduzione spettante per
gli oneri familiari ; i relativi ammontari devono
infatti essere entrambi dedotti, insieme agli oneri
deducibili ex art.10 del Tuir.
3.
LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
La prima clausola
di salvaguardia prevista dall'art. 3 della L.
n. 80/2003 si riferisce, come già detto,
all'imposta sul reddito delle persone fisiche. La
clausola di salvaguardia consiste nella possibilità
di scegliere tra vecchie e nuove disposizioni ergo
dovrebbe prevedere una doppia dichiarazione, con
facoltà per il contribuente di pagare l'importo
inferiore. Doppia dichiarazione significa in base
alle due differenti normative, vecchie e nuove. Ma
non sarà certamente facile.Una questione pratica,
per questa clausola di salvaguardia, è anche la
durata della stessa. Nella legge delega nulla è
detto; ne consegue che la validità della clausola di
salvaguardia dovrebbe essere illimitata, nel
tempo.
Ma ove fosse illimitata, la durata della
salvaguardia, potrebbe scontrarsi con ulteriori
successive novità normative.
La seconda
clausola di salvaguardia prevista dalla legge
delega è quella contenuta nell' art. 10 della L.n.80/2003,
tale norma è stata intesa come riferita solo all'Ires,all'imposta
sulle società, ed ha carattere transitorio.
4.
CASI PRATICI
Esempio n. 1:
contribuente titolare di reddito di lavoro
dipendente svolto per l'intero 2004
Reddito di lavoro dipendente 42.000
Reddito di fabbricati 2.000
Oneri deducibili 6.000
Deduzione prima abitazione 2.000
Coefficiente deducibilita' = 26.000 + 7.500
(importo deduzione) + 8.000 (6000+2000) - 44.000
(42000+2000)= - 0,0192
26.000
Deduzione spettante = 7.500 x 0 = 0 euro.
Esempio n. 2:
contribuente titolare di reddito di lavoro
dipendente svolto per l'intero 2004
Reddito di lavoro dipendente 18.000
Reddito di fabbricati 2.000
Oneri deducibili 1.000
Deduzione prima abitazione 2.000
Coefficiente deducibilita' = 26.000 + 7.500 +
3.000 - 20.000 = 0,6346
26.000
Deduzione spettante = 7.500 x 0,6346 = 4.759,6 euro.
Esempio n. 3:
contribuente titolare di reddito di lavoro
dipendente svolto per l'intero 2004
Reddito di lavoro dipendente 12.000
Reddito di fabbricati 2.000
Oneri deducibili 5.000
Deduzione prima abitazione 2.000
Coefficiente deducibilita' = 26.000 + 7.500 +
7.000 - 14.000 = 1,0192
26.000
Deduzione spettante = 7.500 x 1 = 7.500 euro.
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