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INTERESSI LEGALI 

Dal 01/01/2008 Il saggio degli interessi legali aumenta di mezzo punto, dal 2,5 al 3%, come previsto dal decreto ministeriale 12 dicembre 2007, pubblicato sulla « Gazzetta Ufficiale» 291 del 15 dicembre. Viene così integrato l'articolo 1282 del Codice civile, secondo cui i crediti liquidi ed esigibili di somme di danaro producono interessi salvo che la legge o il titolo stabiliscano diversamente

come si calcolano in che misura spettano, l'evoluzione normativa

                  

con decorrenza, 1/1/2010, il tasso di interesse legale passa dal 3% al 1% (D.M. 4/12/09);

come si calcolano, in che misura spettano 

In diritto civile vige il principio in virtu’ del quale i debiti liquidi ed esigibili si considerano produttivi di interessi, altrimenti il debitore conseguirebbe un ingiustificato arricchimento.

l’art.1284 del codice stabilisce , che nel silenzio delle parti l’interesse deve considerarsi nella misura di quello legale.

            ma a quanto ammonta questo interesse legale?                                  

Per quanto concerne il metodo di calcolo gli  interessi legali si applicano, in misura semplice e non composta.

Gli interessi possono essere chiesti anno per anno oppure in un'unica soluzione all’atto della risoluzione del contratto come previsto dall’art. 11 della legge 392/78.

Certo che con le nuove disposizioni, si e’ posto un fermo alle attività speculative, dato che il tasso d’interesse era alto (10%) i creditori aspettavano con calma, al fine di far lievitare il plusvalore, tanto nessuno dava un tasso di interesse così alto.

 

INTERESSI LEGALI
(art. 1284 codice civile)

 

DAL

AL

INTERESSE LEGALE

NORMATIVA - DECRETO MINISTERIALE

21/04/1942

15/12/1990

5%

ART.1284 CODICE CIVILE

16/12/1990

31/12/1996

10%

Legge 26 novembre 1990, n. 353

01/01/1997

31/12/1998

5%

Legge 23 dicembre 1996, n. 662

01/01/1999

31/12/2000

2,5%

D.M. 10 dicembre 1998

01/01/2001

31/12/2001

3,5%

D.M. 11 dicembre 2000

01/01/2002

31/12/2003

3%

D.M. 11 dicembre 2001

01/01/2004

31/12/2007

2,5%

D.M. 1 dicembre 2003

01/01/2008

31/12/2009

3%

D.M. 12 dicembre 2007

01/01/2010

 

1%

D.M. 4 dicembre 2009

Evoluzione normativa del tasso legale di interesse dal 1865 ad oggi

           

norma

periodo

tasso d’interesse

 

rd 25/6/1865 n.2358

dal 1/1/1886

al 20/4/1942

4% civile

5%comm.le

 

rd 16/3/42 n.262

art.1284 cc

dal 21/4/1942

al 15/12/1990

5%

 

l.26/11/90 n.353

l.29/12/90 n.408

dal 16/12/90

al 31/12/96

10%

 

l.23/12/96 n.662

art.2-3 c.185-164

dal 1/1/1997

al 31/12/1998

5%

 

d.m. tesoro

10/12/1998  

dal 1/1/99 al 31/12/2000

2.5%

 

dm 11/12/2000

dal 1/1/2001 al 31/12/2001

3,5%

 

 

dm 11/12/2001

 

dm 1/12/2003

 

dm 12 dicembre 2007

 

D.M. 4/12/09

dal 1/1/2002 al 31/12/2002

dal 01/01/2004 ad oggi 31/12/2007

 

dal 01/01/2008

           

          dal 01/01/2010

 

3%

 

2,5%

 

3%

 

1%

 

 

                          

formula di matematica finanziaria da applicare es. al tasso del 2.5%

c(1+i)n  capitale che moltiplica 1+il tasso d’interesse (2,5%=0.025) moltiplicato per n=numero anni

Fonte normativa: 

Art. 1284  cc 

 Saggio degli interessi

[1] Il saggio degli interessi legali è determinato in misura pari al 5 per cento [ora 1 per cento] in ragione d'anno. Il Ministro del tesoro, con proprio decreto  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana non oltre il 15 dicembre dell'anno precedente a quello cui il saggio si riferisce, può modificarne annualmente la misura, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell'anno. Qualora entro il 15 dicembre non sia fissata una nuova misura del saggio, questo rimane invariato per l'anno successivo.
[2] Allo stesso saggio si computano gli interessi convenzionali, se le parti non ne hanno determinato la misura.
[3] Gli interessi superiori alla misura legale devono essere determinati per iscritto; altrimenti sono dovuti nella misura legale.

DAL 7/11/02 NON C'E' PIU' BISOGNO DELLA RICHIESTA DEGLI INTERESSI

IL DLGS 231/02 IN ATTUAZIONE DI UNA DIRETTIVA CEE SUI DEBITI SI APPLICANO AUTOMATICAMENTE GLI INTERESSI SENZA CHE SIA OBBLIGATORIA UNA RICHIESTA UFFICIALE, LA NUOVA NORMATIVA SIA APPLICA SIA AD IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI SIA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

LE NUOVE DISPOSIZIONI SI APPLICANO A TUTTI I CONTRATTI CONCLUSI DOPO L'8/8/02 

ESCLUSIONI: LA DISCIPLINA NON SI APPLICA AI PRIVATI (CONSUMATORI FINALI) NE AGLI APPALTI PER OPERE PUBBLICHE (MENTRE SI APPLICA AGLI APPALTI PUBBLICI DI SERVIZI)

QUANDO SI APPLICA: QUANDO IL DEBITORE NON PAGA ENTRO I TERMINI STABILITI DAL CONTRATTO O IN MANCANZA ENTRO 30 GG DAL RICEVIMENTO DELLA FATTURA., PER LE SOLE CESSIONI DI PRODOTTI ALIMENTARI DETERIORABILI IL TERMINE E' ELEVATO A 60 GG.

CIRCOSTANZE ESIMENTI: RITARDI NON IMPUTABILI AL DEBITORE (ES. SCIOPERO DELLE BANCHE..) NON COSTITUISCE CIRCOSTANZA ESIMENTE LA CRISI FINANZIARIA.

 GLI INTERESSI NEGLI ATTI FISCALI

Nel campo fiscale, il rilievo del saggio degli interessi legali rimane determinante ai fini del calcolo di incrementi: ad esempio, in tema di riscossione, la misura degli interessi applicabile ai tributi locali un tempo era fissa (7%) e determinata da singole leggi d'imposta (Dlgs 504/1992 per l' Ici; Dlgs 507/1993 per l'imposta di pubblicità, la tassa occupazione suolo e aree pubbliche e la tassa rifiuti). A partire dalla Finanziaria 2007 (articolo 1 comma 165) la misura annua degli interessi è determinata, da ciascun ente impositore, nei limiti di tre punti percentuali di differenza rispetto al tasso di interesse legale. Se l'ente non determina il saggio, si applica l'interesse legale. L'istituto del saggio legale è quindi un punto di riferimento per tassi di tipo composto.